venerdì 9 settembre 2011

" Giro della Padania " AHAHAHAHA

Ogni giorno ascolto le notizie che coinvolgono il nostro paese e spesso penso "ok, adesso scrivo sul blog su quello che ho sentito". Poi puntualmente ci ripenso perchè rifletto sul fatto che la maggior parte delle notizie che riguardano il bel paese in realtà sono delle emerite cazzate che non vale la pena commentare. Come ad esempio la boiata della gara ciclicstica "Giro di Padania". Come si può commentare una cazzata simile senza scadere nella volgarità che giustamente meriterebbe ?
Per fortuna a dipanare questa matassa, viene in soccorso il grandissimo Massimo Gramellini (Vicedirettore della "Stampa") che con un articolo meraviglioso apparso un paio di giorni fa sul sito della "Stampa". Eccolo :

Presa In Giro  "

" Vi è mai successo di fare un sogno in cui le persone compiono gesti assurdi come se fossero normali e vi guardano come se i pazzi foste voi? Dopo una peperonata sognai un amico che scalava l'Everest in pigiama. Ma nemmeno tutte le peperonate del mondo riuscirebbero a partorire lo scenario surreale che si dipana davanti ai nostri occhi sbarrati: il giro ciclistico della Padania nel centocinquantenario dell'unità d'Italia. Autorizzato dalla federazione del ciclismo, finanziato da fior di sponsor, corso da Ivan Basso e benedetto dal commissario tecnico della nazionale italiana.

Il giro della Padania è un'idea di Bossi e anticipa la sceneggiata del Dio Po toccandone alcuni siti caratteristici. Se poi restasse qualche dubbio sulla paternità della peperonata, il primo della classifica generale indosserà una maglia di colore verde. Ma il vero incubo è stata la reazione degli addetti ai lavori. Un dirigente ciclistico ha detto: c'è anche il giro di Sardegna, eppure non si scandalizza nessuno. Ho capito, ma la Sardegna esiste, sta nelle cartine geografiche. La Padania solo nella testa di una parte minoritaria di cittadini del Nord. Vi raccomando poi la reazione dei politici locali del centrosinistra che hanno negato il passaggio della Corsa Verde nelle province amministrate da loro, frapponendo impedimenti fasulli e scuse arzigogolate. Mentre bastava dire: non vi facciamo passare perché la Padania non esiste e quindi non esiste neanche il vostro Giro secessionista, che va fermato per vilipendio dello Stato. Qualcuno avvisi il ministro degli Interni. Sarà mica in bici anche lui ? "
 


(QUI'  l'originale)


See  Ya 

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