mercoledì 7 giugno 2006

Totentanz

In questo periodo di quasi piena estate, mi sta piacendo un casino una poesia, dall' atmosfera di certo non estiva, questa :
TOTENTANZ

[ da Opera Quinta, 12 dicembre 1965, sull’omonimo concerto di Franz Liszt ]


Vi vedo uomini morti,                                

nella follia e nella disperazione
della vostra fine eterna,
senza confini,
immutabile.

Siete cento, mille, infiniti     
come il passato dei secoli,
come il futuro dei  millenni.
Le vostre celle marmoree
son fredde per il vostro respiro
implacabilmente represso.
La pazzia vi ha colti
nell’espressione del volto tumefatto:
ed uscite silenziosi dalle bare,
nella fredda notte d’inverno.

L’un l’altro vi specchiate,
vi appigliate con le ossa sonanti,
increduli bevete il freddo
che vi circonda, leggete
il vostro nome sulla tomba bianca,
ed in coro esclamate: - Siamo morti!
Siamo morti per sempre! -
Ed improvvisate correndo
una danza macabra,
la danza del destino umano,
l’orribile danza
che conclude le gesta terrene.

Quelli che esitano ancora,
vengon chiamati e sollevano
il pesante coperchio della loro bara:
- Danziamo! Danziamo la danza finale! -
Un’insormontabile muraglia vi separa
dalla vita passeggera dei vostri fratelli.
Anch’essi presto danzeranno con voi.

La fanciulla, esile e bruna,
ancora con le fattezze viventi,
con il suo piccolo corpo ancora caldo,
fa centro all’orribile cerchio osseo.

Ora le voci hanno tutte un’eco
profonda ed uguale: - Danziamo -.
L’esile fanciulla porge
i suoi lunghi capelli bruni
alle labbra disfatte dei freddi compagni.
- Baciatemi, prima che m’increspi,
prima che il mio calore si freddi eternamente.
Baciate le mie labbra ancora rosse di sangue vivo.
‘Carezzate l’ultimo calore del mio corpo.
Danziamo al fine. -
E tutti corrono e danzano
con la musica delle ossa.
Fanno cerchio alla bruna fanciulla,
il cui profumo la morte ancor non reprime
ma rende più intenso
come estremo dono.

All’alba quel profumo sarà distrutto,
ma la danza continuerà
più folta, più folle, più dannata
KATATONIA  "  INSIDE  THE  FALL  "

All Noise That Breaks My Head
I Run Along The Water
You Didn't Really Notice
I've Left And Gone Away

You're Like Waiting
Uncurable Disease
Left Me Waiting
Inside The Fall

All Waves That Traps My Breath
I Should Be In Your Sight
But You Didn't Really Notice
That I've Left And Gone Away
See  Ya